La nostra storia

La storia di CVA è lunga più di 20 anni. È un percorso costellato di scelte decisive, unite a un connubio indissolubile tra natura e tecnica e alla determinazione delle sue persone. 

Nel 1995, la Valle d’Aosta acquisisce tre impianti idroelettrici di proprietà di ILVA Centrali Elettriche. La società era nata sei anni prima per gestire il patrimonio idroelettrico al servizio della Cogne Acciai Speciali. Dopo una lunga e articolata trattativa tra l’amministrazione locale e il Gruppo ILVA, grazie a un mandato specifico alla finanziaria Finaosta, la Regione entra in possesso di tre impianti idroelettrici Verrès, Champagne 2 e Lillaz – oltre che di terreni e fabbricati appartenenti allo stabilimento siderurgico di Aosta.

Nel 1997 viene acquisita anche la centrale idroelettrica di Issime, in precedenza di proprietà della Regione e, ancora prima, del Gruppo ILLSA Viola di Pont-Saint-Martin, attivo anch’esso nel settore siderurgico valdostano.

Nel 1999 l’amministrazione regionale presenta a Enel l’ipotesi di acquisire il 50% degli impianti presenti su tutto il territorio (18 lungo i corsi d’acqua delle valli laterali e 8 lungo la Dora Baltea). 

La proposta viene accolta e si avvia una lunga negoziazione che si conclude il 19 aprile 2000 con la firma dell’accordo quadro. Il documento è di rilevanza storica: la Valle d’Aosta diventa la prima regione italiana ad assicurarsi una gestione delle acque e una produzione idroelettrica interamente locali. La sede del Gruppo si stabilisce a Châtillon e la sua denominazione cambia, inserendo l’acronimo C.V.A. S.p.A. – Compagnia Valdostana delle Acque – Compagnie Valdôtaine des Eaux.

Il 1° giugno 2001 si conclude il processo di acquisizione dell’intera infrastruttura Enel e CVA inizia ufficialmente ad essere il più importante produttore di energia idroelettrica valdostano.

Ultima modifica: 17/06/2021, 10:29:20 (GMT+2)